- Famiglia Gabuccini.

I marchesi Gabuccini di Fano, dinastia ormai estinta, furono famiglia di antica nobiltà e molti di questi ricoprivano importanti cariche pubbliche; ebbero diversi legami e contatti con varie famiglie di Fano e non. In pinacotaca possiamo osservare i ritratti dei maggiori esponenti della famiglia. Del primo erede, ovvero Taddeo Gabuccini, sappiamo solo che è nato a Fano nel 1344.

Il palazzo Gabuccini  occupa l’area delimitata dal “corso Matteotti”, “via  Montevecchio “e” via Rainerio”.  Il palazzo fu distrutto dalle devastazioni belliche nel 1944. 

L’edificio presenta due facciate, una grezza che si affaccia su via Rainerio e una su corso Matteotti decorata intorno al 1930 con un elegante portale e finestre nello stile del XVIII secolo.  Attualmente il palazzo costituisce un moderno palazzo a portici.

Con la morte dell’ultimo erede l’ingente patrimonio familiare,costituito soprattutto da mobili e dipinti, fu lasciato alla “Congregazione della Carità” fino al passaggio di proprietà all’amministrazione comunale grazie alla quale sono arrivate nella nostra Pinacoteca Civica opere d’arte compresi i ritratti dei Gabuccini.

Nel 1718 Il trentenne pretendente alla corona britannica Giacomo III Stuart , nipote della fanese Laura Martinozzi, venne in Italia e Papa Clemente XI gli concesse di utilizzare come propria residenza l’antico Palazzo Ducale di Urbino; attratto dalla fama degli spettacoli che si svolgevano nel teatro della Fortuna del Torelli egli si diresse dunque a Fano nel carnevale del 1718 per assistere a due drammi recitati da rinomati Musici, restandovi ospite per 8 giorni nel palazzo del Marchese Cavalier Claudio Gabuccini, poiché quell’anno soggiornava con la propria famiglia in Francia.